di Vincenzo Visco
Intervista a "Avvenire" del 1 aprile 2020
Di Marco Iasevoli
Maria Luisa Bianco, Università del Piemonte Orientale; Bruno Contini, Università di Torino; Nicola Negri, Università di Torino; Guido Ortona, Università del Piemonte Orientale; Francesco Scacciati, Università di Torino; Pietro Terna, Università di Torino; Dario Togati, Università di Torino.
Le cose da fare contro l'evasione fiscale per raccogliere le risorse necessarie a realizzare le riforme? "Tracciabilità assoluta e usare tutte le banche dati senza che l'Authority della privacy faccia interpretazioni stravaganti dei suoi poteri. Bisogna poter vedere tutte le cose del contribuente: dotazioni finanziarie, proprietà, transazioni etc. Cose che ora si possono fare solo in casi eccezionali". L'intervista di Vincenzo Visco al quotidiano La Stampa
Naturalmente esiste una relazione tra evasione ed uso del contante, ed infatti l’innalzamento della soglia per i pagamenti in moneta da 1000 a 3000 euro decisa dal Governo Renzi fu al tempo giustamente criticata. Ed è anche vero che l’uso dei pagamenti elettronici in Italia è molto inferiore a quelli degli altri Paesi. Ma ciò riflette soprattutto il ritardo piuttosto serio nella digitalizzazione della nostra economia e il problema dovrebbe risolversi gradualmente ma mano che avvenissero progressi in questo settore in verità strategico.
l problema del contrasto all’evasione fiscale italiana è sempre stato politico, non tecnico. Ma l’evoluzione tecnologica consente già oggi il controllo puntuale del comportamento dei singoli contribuenti. Resta il rammarico per il tempo perso.
di Vincenzo Visco, pubblicato su Il Sole 24ore del 26 giugno.
"Dal governo soltanto condoni come con Renzi. La flattax è iniqua e colpisce proprio i ceti medi".
Il rischio di "lavare" i soldi sporchi della criminalità. L'idea di un condono che "svuoti" le cassette di sicurezza non è nuova. Fu accarezzata anche da Renzi proprio nei giorni in cui nel controsoffitto di Fabrizio Corona furono trovati borsoni pieni di banconote.
Approvata la manovra di bilancio, varato il principale decreto attuativo e in attesa di verificare gli effetti concreti delle riforme volute tenacemente dal Governo, l'attenzione del mondo politico si rivolgerà inevitabilmente verso la scadenza delle elezioni europee (maggio). I due partiti di Governo stanno cercando una loro collocazione autonoma nel panorama europeo. Popolari, socialisti e liberal europei sembrano invece orientati verso posizioni di continuità politica e programmatica. Questo, secondo me, è controproducente: è il modo più efficace di rafforzare i partiti populisti, nazionalisti e antieuropei.
Intervista all'Adnkronos rilasciata dal Presidente del Nens Vincenzo Visco.
"Se l'economia cresce noi cresciamo meno degli altri; se l'economia non va, noi andiamo peggio degli altri. Purtroppo, noi ci troviamo con questo handicap tradizionale". Un handicap storico, frutto di "disastri" fatti in passato e problemi strutturali "mai risolti". E "ora è ancora peggio". E' questa la condizione di debolezza in cui l'Italia si troverebbe ad affrontare una nuova eventuale recessione. Mentre spirano venti di una nuova crisi, dopo i dati sulla produzione industriale, a tratteggiarla all'Adnkronos, è Vincenzo Visco, l'ex ministro delle Finanze e del Tesoro dei governi guidati da Romano Prodi.