Interventi

Giugno 2011

Ecco come aumenteranno le tasse con il fisco disegnato dai decreti sul federalismo

Maggio 2011

Il decreto introduce misure che peggiorano vistosamente la normativa su appalti pubblici e riscossione esattoriale

Gennaio 2011

Il caso dell'obbligo di comunicazione per operazioni Iva non inferiori a 3.000 euro

Gennaio 2011

I risultati di Pil dei Paesi Ocse indicano che, dopo il periodo di crisi (2008 - 2009) tutti (oquasi) i Paesi stanno registrando una ripresa. Solo 5 dei 33 Paesi dell'area, però, nel 2012 non riusciranno a recuperare le perdite. L'Italia è fra questi.

Gennaio 2011

Secondo le stime Ocse la variazione di Pil cumulata fra il biennio della crisi (2008 - 2009) e il triennio successivo (2010 - 2012) riporta alla crescita 29 Paesi, mentre 4, fra cui l'Italia, restano indietro.

Novembre 2010

Anche sulle sanzioni, come già sulla tracciabilità, dopo aver annacquato le misure antievasione del centrosinistra, il governo ci ripensa

Ottobre 2010

Una nota di chiarimento sulle polemiche in atto dopo la sentenza (ampiamente prevista) con cui la Corte europea ha bocciato il condono Iva del 2003.

Ottobre 2010

Per una flex security compatibile con il sistema produttivo italiano

Settembre 2010

I dati Eurostat smentiscono inequivocabilmente le affermazioni di chi accredita un'eccellenza italiana nell'uscita dalla crisi economica. La realtà è all'opposto: l'Italia e la Spagna, sono i fanalini di coda.

Settembre 2010

Il ministro Calderoli illustra il suo federalismo ma commette tre grossolani errori. Ecco quali.

Luglio 2010

I dati degli ultimi anni indicano una sostanziosa riduzione dell'autonomia impositiva degli enti decentrati.

Luglio 2010

Se un ricorso contro un accertamento non verrà deciso entro 150 giorni, l'accertamento potrà dar luogo all'esecuzione immediata e il contribuente dovrà pagare anche se il suo ricorso è fondato.

Giugno 2010

Un ragionamento molto sintetico sul modo di rispondere alla vicenda di Pomigliano

Giugno 2010

Rovesciando le responsabilità della crisi, si cerca di addebitarne i costi allo stato sociale e al modello europeo archiviando i diffusi richiami all'urgenza di regole più stringenti da imporre ai meccanismi del capitalismo incontrollato

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