Le dimissioni rassegnate nei giorni scorsi da due ministri del nuovo governo di Barak Obama hanno fatto scalpore. In ambedue i casi le dimissioni sono state decise dai due ministri in autonomia, per evitare al nuovo governo il rischio di subire una perdita di credibilità a causa del loro comportamento fiscale. Tom Daschle, storico sodale di Obama e suo amico, era stato nominato alla sanità e avrebbe dovuto condurre la difficile ma decisiva partita per creare un sistema sanitario pubblico per tutti i cittadini.
I dati Istat diffusi oggi, 20 gennaio 2009 (fatturato industriale di novembre 2008 su novembre 2007 in calo di quasi 14 punti, ordinativi industriali in caduta del 26,2 per cento), confermano l’asprezza della congiuntura in atto e la severa preoccupazione per le prospettive a breve.
Il Governo, nel corso dell’esame del disegno di legge di conversione del cosiddetto Decreto Anticrisi, ha dato parere favorevole ad un emendamento della maggioranza all’art 2 che prevede la possibilità di estendere il bonus famiglia ai redditi da lavoro autonomo (l’emendamento che introduce il comma 5-bis all’art. 2 prevede, al fine del bonus famiglia, “una tendenziale assimilazione tra le posizioni dei titolari di reddito di lavoro dipendente o assimilati e i titolari di reddito di lavoro autonomo che si siano adeguati agli studi di settore”).
L’ipotesi del governo di consentire il versamento dell’IVA al momento del pagamento piuttosto che al momento dell’emissione della fattura è stato accolto positivamente pressoché da tutti.
Ma siamo davvero certi che vi siano vantaggi così rilevanti e evidenti? Vediamo:
Lo scorso 21 Novembre, l’Istat ha reso noto l’indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio (www.istat.it/salastampa/comunicati/in_calendario/commdett/20081121_00/testointegrale20081121.pdf) relativo a Settembre 2008.
L’annuncio di interventi per 80 miliardi presentati dal governo come frutto di una concertazione internazionale per fronteggiare la crisi e la recessione, in realtà sembra solo parzialmente rispondente alle necessità dell’economia nazionale e sicuramente inidoneo ad incidere positivamente sul potere d’acquisto delle famiglie.
Le schede che documentano le mistificazioni della propaganda del Governo Berlusconi.